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Chef che hanno lasciato il segno: Julia Child e la sua eredità culinaria

Scritto da Restworld
Pubblicato in Cucina
April 18, 2024
4 min

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Chef che hanno lasciato il segno: Julia Child e la sua eredità culinaria
Chef che hanno lasciato il segno: Julia Child e la sua eredità culinaria

Chef che hanno lasciato il segno: Julia Child e la sua eredità culinaria

Ben prima di Masterchef e Chef’s Table, di Anthony Bourdain in viaggio per il mondo e Benedetta Parodi in tutte le nostre cucine c’è stata Julia Child, la prima, unica e inimitabile chef televisiva che ha insegnato a milioni di americani a cucinare ma senza mai prendersi troppo sul serio.

gettyimages-82645345.jpeg Credits: Getty Images

Una delle sue frasi più celebri infatti è anche un motto che ben sintetizza il suo approccio alla cucina e il suo carattere tenace e anticonvenzionale: “Impara a cucinare, prova nuove ricette, impara dai tuoi errori, non avere paura. Ma soprattutto divertiti”

Com’è iniziata

Julia Child nata Julia Carolyn McWilliams nasce a Pasadena il 15 agosto 1912 da una famiglia altolocata. Da giovane è una grande sportiva, pratica tennis, golf e basket. Nel 1934 si laurea allo Smith College e si trasferisce a New York dove lavora come copywriter, impiego che manterrà anche quando tornerà a vivere in California nel 1937. Nel 1941 entra a far parte dell’Oss, un servizio segreto statunitense precursore della Cia, come ripiego per non essere stata arruolata nei corpi femminile dell’US Navy perché troppo alta (Child era infatti 1.88). Dopo alcuni anni a Washington viene mandata in Asia, tra Ceylon e la Cina dove conosce il futuro marito, Paul Cushing Child, funzionario di un ente governativo. I due tornano in patria e si sposano nel 1946 ma, per un impegno lavorativo di Paul, un paio di anni dopo si trasferiscono a Parigi.

Julia and Paul Child in the kitchen

Succede tutto a Parigi

Ed è a Parigi che tutto cambia. Alla Couronne di Rouen, un pasto a base di Chablis, ostriche e sogliola alla mugnagia diventa quello che Child definirà: “il pasto più eccitante della mia vita”. Di lì a poco, nel 1950, segue l’iscrizione alla famosa scuola parigina Le Cordon Bleu (percorso che si rivelerà molto più di successo di quello che aveva provato a intraprendere a Los Angeles quando, per prepararsi alla vita da donna sposata, si era iscritta ad una scuola di cucina). Ad istruirla è Max Bugnard, che aveva lavorato con Escoffier a Londra. Alla fine del corso fonda la scuola di cucina L’Ecole de Trois Gourmandes insieme alle compagne Simone Beck e Louisette Bertholle. Insieme a loro scrive anche Mastering the Art of French Cooking che in poco tempo diventa un libro fondamentale per la cucina americana.

Mastering the Art of French Cooking

“Questo è un libro per la cuoca americana senza domestici, che può di tanto in tanto tralasciare budget, diete, agende, pasti dei bambini, sindrome dell’autista e qualsiasi altra cosa possa interferire con il piacere di produrre un cibo meraviglioso”.

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Questo libro pionieristico presenta il cibo in modo nuovo per il pubblico americano, fornendo una guida dettagliata per ogni ricetta e resistendo alla tendenza dell’epoca di consigliare sempre piatti già pronti. Il tomo, in due volumi, 734 pagine e un chilo e mezzo di peso, viene pensato con l’obiettivo di far conoscere agli americani la cucina francese e la prima edizione esce nel settembre del 1961. Semplice, dal linguaggio comprensibile e lontano dai tecnicismi dell’alta cucina, è dedicato a chi sentiva il desiderio di migliorare nell’arte della cucina di casa, prendendo ispirazione da una delle tradizioni culinarie più rinomate e apprezzate.

Child lo presenta durante un programma della tv pubblica di Boston, preparando un’omelette, la dimostrazione pratica e i modi di Child piacciono così tanto che la stessa rete nel giro di un anno le affida la conduzione di un programma di cucina tutto suo, The French Chef.

“The French Chef”

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The French Chef andò in onda la prima volta nel 1962 e fu istantaneamente un enorme successo: di lì a poco infatti il programma viene ripreso da altre 96 stazioni televisive americane. Con i suoi 206 episodi che si concludevano sempre con un cordiale “bon appétit”, Child contribuisce sostanzialmente a cambiare il modo in cui gli americani si rapportano al cibo diventando una vera e propria icona, particolarmente amata per il suo atteggiamento disinvolto e per l’approccio giocoso alla cucina.

La consacrazione defintiva

The French Chef è solo il primo di una lunga serie di successi televisivi, al quale infatti seguono: Julia Child and Company, Dinner at Julia’s, Baking with Julia, In Julia’s Kitchen with Master Chefs. Alla fama sul piccolo schermo si accompagnano numerose pubblicazioni editoriali come The Way to Cook, Cooking with Master Chefs, Julia and Jacques Cooking at Home insieme a Jacques Pépin e in ultimo, uscito postumo, nel 2006, My Life in France. La chef riceve anche numerosi riconoscimenti, Emmies, un Peabody, il National Book Award; nel 2000 viene insignita della Legion d’Onore francese, nel 2003 della Medaglia Presidenziale della Libertà, nel 2007 (tre anni dopo la morte) viene inserita nella National Women’s Hall of Fame. Ad oggi, una parte della sua cucina è stata trasferita allo Smithsonian Institution di Washington ed è visitabile. Julia-Child-cucina_smithsonian.webp Credits: Smithsonian Institution di Washington

L’eredità di Julia Child

Child è stata la prima donna ad apparire in televisione in veste di professionista, forte, carismatica, spiritosa. È riuscita a trasformare il far da mangiare in un’attività piena di gioia e a coinvolgere una nazione intera. Il suo biografo, Noël Riley Fitch, l’ha definisce «una pioniera del piacere in un paese puritano». Per 40 anni è stata considerata la più importante chef d’America e la prima vera celebrity chef che ha trasformato il modo di comunicare il cibo nell’America del boom economico.

Julia Child in her kitchen cooking

È stata una donna incredibile che, con il suo stile fuori dal comune, negli Stati Uniti, ha rivoluzionato il mondo della cucina. In Italia il suo primo libro di ricette è uscito solo nel 2023 e probabilmente un personaggio come il suo, da noi, avrebbe avuto un impatto diverso (vista la nostra tradizione e cultura della cucina), rimane però una figura fondamentale da conoscere sia per l’approccio innovativo alla cucina e l’invenzione di un lavoro che prima di lei non esisteva che come donna che ha trovato il suo spazio in un ambiente prevalentemente maschile, spianando la strada davanti a sè con le sue sole forze. Ancora oggi, una grande ispirazione per chi lavora o vuole lavorare nel settore.


Tag

cucina, chef, celebrity chef, storie di chef

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