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Dal 7 aprile 2025 è approdato in prima serata su TV8 "Foodish", con Joe Bastianich al timone. Adattamento del format tedesco "Mein Lokal, Dein Lokal", il programma mette a confronto gli chef di quattro ristoranti sul loro cavallo di battaglia, in un sfida "all'ultimo piatto". Joe, oltre a vestire i panni del giudice, si fa Cicerone della gastronomia internazionale. Grazie alla sua esperienza, infatti, riesce agilmente a interpretare lo spirito proprio di ogni cucina, raccontandone le radici. Con 18 puntate da 50 minuti ciascuna, "Foodish" mescola competizione, racconto del territorio e convivialità, offrendo ai telespettatori un viaggio culinario tra gli autentici sapori della tradizione e le innovazioni di giovani chef visionari.

La sfida, tra critica e storytelling
Vestendo i panni del giudice itinerante (un giudice decisamente più accomodante del Bastianich di Masterchef ), nel corso di "Foodish" Joe visita quattro locali in ciascuna puntata, che proporranno la loro versione del piatto iconico cui è dedicata, quali "il miglior supplì di Roma", "la miglior pizza gourmet di Napoli" e via dicendo. In ogni tappa verrà assaggiata e valutata la proposta in base a tre elementi: materia prima, coerenza tra concept e menù, e interpretazione personale del piatto. Al fianco di Bastianich, un ospite sempre diverso – rigorosamente vip – che lo accompagnerà nelle degustazioni, fino alla scelta fina.
Terminato il giro di assaggi, Joe e la sua spalla si ritirano in una tasting room privata per discutere e valutare ciò che hanno mangiato, decretando il vincitore che, oltre a un premio di 1.000€, riceve il titolo di locale più foodish, con grembiule e adesivo a testimoniarlo. Un meccanismo familiare, che strizza l'occhio a chi è appassionato di reality e programmi di cucina, ma arricchito dal tocco personale di Joe Bastianich, che non perde occasione di approfondire la storia e la cultura dei piatti in gara, rendendo ogni puntata un autentico racconto corale sulla gastronomia.
Viaggio nell'HoReCa italiano
In ogni puntata, l'abbiamo detto, Joe esplora una diversa città italiana mettendo al centro un piatto, dai classici intramontabili alle specialità più esotiche. Così viaggia da Roma, alla ricerca del miglior supplì – tra versioni tradizionali, destrutturate, o farcite con ingredienti insoliti – a Napoli, patria della pizza fritta, fino a Milano dove, oltre alla cotoletta, Bastianich intende scovare i noodle più foodish della città. L'obiettivo è, senz'altro, quello di mostrare la ricchezza della cucina regionale italiana (e non solo).
Oltre a valorizzare l'inesauribile varietà regionale, il format punta a mettere in luce anche la pluralità di approcci alla ristorazione: dalla trattoria storica al bistrò contemporaneo, passando per cucine fusion e locali freschi gestiti da giovani under 30. Gli ospiti vip – come, per fare soltanto qualche nome, Marisa Laurito, Germano Lanzoni, Alessandro Borghese e Benedetta Parodi – aggiungono spessore e leggerezza al giudizio, aggiungendo al racconto esperienze personali, riflessioni e aneddoti, a sottolineare il valore sociale del cibo e della condivisione che stimola. Ogni piatto, ogni boccone, diventa così il pretesto per scoprire persone, storie e percorsi imprenditoriali di un’Italia che cambia, anche a tavola.

Un format per i ristoratori
Oltre al puro intrattenimento, "Foodish" offre tutta una serie di indicazioni pratiche per gli operatori dell’HoReCa. Il format stesso, che mette in luce una singola preparazione, fa riflettere sulla centralità di un’identità forte, che deve emergere anche nel signature dish del locale, facendosi esso stesso strumento promozionale. Inoltre, Joe insiste sull’importanza di una mise en place curata e di un servizio che sia coerente con il concept generale: un ristorante tradizionale, ad esempio, dovrà puntare su stoviglie classiche e luci calde, mentre uno più moderno potrà osare con design minimali e piatti più ricercati.
La sola partecipazione al programma, d'altronde, è una colossale operazione di marketing che, grazie alla presenza di Bastianich e del guest di turno, dà la possibilità ai ristoratori di farsi conoscere dal grande pubblico. Ciò che emerge, sopra ogni cosa, è che ciascun tassello della realizzazione di un piatto, dalla scelta delle materie prime alla narrazione dello stesso, così come l'atmosfera generale e la presentazione della portata, siano elementi imprescindibili per la composizione di una strategia di comunicazione basata sull'experience degli ospiti.
Bastianich: il ristoratore-narratore
L'autentico tratto distintivo di "Foodish" rispetto a format analoghi sta proprio nella capacità di Joe Bastianich di trasformare ogni critica, ogni osservazione, in storia. Con il suo inconfondibile accento italo-americano e il suo fare disinvolto, a tratti colloquiale, Joe riesce abilmente a intrecciare ricordi d’infanzia – come il pranzo domenicale dalla nonna – con acute riflessioni sulle evoluzioni del gusto e della gastronomia a livello globale.
Con attività sparse da New York a Milano, la sua esperienza pluridecennale da grande imprenditore internazionale della ristorazione funge da anello di congiunzione fra tradizione e innovazione, cogliendo le ragioni di ogni scelta, anche la più azzardata. Grazie al suo sguardo trasversale, Bastianich spiega perché un’interpretazione vegana del supplì può funzionare, o perché l’utilizzo di ingredienti fermentati rappresenti il recupero di metodi ancestrali reinterpretati in chiave contemporanea. In questo senso, "Foodish" è molto più di un talent show: è un viaggio nel mondo del cibo visto attraverso gli occhi di un grande storyteller, capace di ispirare professionisti e appassionati di ogni tipo.