WOM Challenge Restworld Trovare lavoro con il passaparola

Se cerchi lavoro nella ristorazione sai bene quanto sia difficile trovare annunci di lavoro che siano chiari e con tutte le informazioni necessarie per valutare se quella è l’offerta di lavoro adatta a te oppure no.
WOM Challenge Restworld Trovare lavoro con il passaparola

Trovare lavoro con il passaparola

Se cerchi lavoro nella ristorazione sai bene quanto sia difficile trovare annunci di lavoro che siano chiari e con tutte le informazioni necessarie per valutare se quella è l’offerta di lavoro adatta a te oppure noPer risolvere questo problema è nato Restworld che ha creato un portale totalmente gratuito dove ogni annuncio di lavoro ha tutte le informazioni più importanti come lo stipendio, orario di lavoro e turni, tipologia di contratto di lavoro e spesso anche informazioni non fondamentali ma molto utili a rendere ogni annuncio di lavoro quanto più completo possibile, come ad esempio la grandezza del locale, la tipologia di cucina e clientela e quante persone fanno parte dello staff.

C’è un altro problema da risolvere nella ristorazione: la velocità con cui il mondo del lavoro si sta digitalizzando, anche quello della ristorazione, che però non sempre permette ai suoi lavoratori i mezzi e il tempo per fare altrettanto e sapersi muovere adeguatamente nel mondo del web.

Restworld ha pensato di risolvere questa difficoltà con la WOM, Word Of Mouth, ovvero passaparola.

Cos’è?
In poche parole
: la WOM è una challenge, una sfida, che Restworld lancia ai suoi ambassador, creando un vero squadrone di professionisti, che in un mese hanno l’obiettivo di aiutare quante più persone possibili a trovare e candidarsi correttamente agli annunci adatti a loro presenti sul sito.

Restworld - Challenge.jpg

Sara Lungo è un ambassador ormai veterana della WOM Challenge ma non è una recruiter o un’addetta alle risorse umane, infatti per partecipare alla WOM Challenge bisogna essere un professionista nel mondo della ristorazione. Lei con i suoi 16 anni di carriera, sia in Italia che all’estero, attualmente ricopre la figura di Store manager a Bologna.

Lasciamo che sia lei a raccontarci cos’è stata e cos’è la WOM Challenge

Parola all’ambassador Restworld

Come hai conosciuto Restworld?

“Ho conosciuto Restworld grazie al desiderio di tenermi aggiornata sull’andamento nel mondo del lavoro nella ristorazione, cercando frequentemente novità e annunci di lavoro offerti e sulle nuove realtà che cercano di far parte del cambiamento”

Hai provato in prima persona i servizi offerti da Restworld ai candidati?

“Certo, mi sono candidata a varie offerte di lavoro tramite il sito e sono rimasta sorpresa dalla velocità con cui i ragazzi di Restworld hanno visionato il mio curriculum e la mia candidatura per mettermi in contatto con le aziende. Già questo chi cerca lavoro sa bene quanto sia raro, solitamente aspettiamo giorni una risposta che spesso non arriva mai”

Come hai scoperto della WOM challenge? Puoi spiegarci cos’è per te questa sfida?

“Ho scoperto di questa challenge di Restworld tramite i social, inizialmente ero scettica, se ne sentono sempre tante ed è facile pensare che ci sia “qualcosa sotto” quando qualcosa è semplicemente diverso, quindi mi sono informata adeguatamente su cosa fosse e una volta capito ho subito colto l’opportunità di aiutare e far parte attivamente del cambiamento.”

Oltre la sfida proposta da Restworld, cos’è stata per te la WOM?

“Personalmente era una sfida anche verso me stessa. Ho messo alla prova, su un campo diverso dai ristoranti, le mie capacità relazionali e promozionali tramite il network di colleghi che avevo già acquisito col tempo e che avrei potuto sviluppare grazie a questa attività. Network che ad oggi conta quasi 13mila persone che cercano e hanno trovato lavoro sia grazie a Restworld sia grazie a noi ambassador.”

Quali sono gli obiettivi di voi ambassador e come li hai raggiunti?

“Prima della challenge non mi ero preoccupata molto degli obiettivi dati dalla challenge, volevo solo fare del mio meglio, successivamente sono nati ed evoluti durante la challenge. Inizialmente ovviamente il primo obiettivo fu quello di raggiungere il primo traguardo datomi da Restworld, ovvero 25 candidature, in seguito divenne quello di riuscire ad avvicinarmi il più possibile al traguardo finale, in crescita di edizione in edizione, che durante la prima esperienza non fu cosa facile ma ci arrivai molto vicina. Ad oggi invece, ad ogni challenge mi prefiggo di migliorare sempre di più il modus operandi del raggiungimento dell’obiettivo finale oltre che il numero di candidature e persone assunte tramite il mio lavoro.”

Puoi raccontarci come hai raggiunto tali obiettivi?

“Mi sono concentrata fin da subito sui social, avendo già lì un buon numero di contatti fin da subito, ma non ho ignorato altre piattaforme come Subito.it e simili per la una ricerca attiva. Nonostante ciò non mi è stato facile fin da subito trovare il modo migliore per coinvolgere e avere la fiducia delle persone. Infatti spesso la parte più utile e anche più interessante è il primo contatto con i candidati, in cui mi spiegano le loro esigenze e richieste e abbiamo modo di conoscerli per poi indirizzarli verso la proposta di lavoro ideale per loro. Per trovare la persona giusta per il lavoro giusto.”

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Cosa ti ha lasciato questa esperienza?

“Grazie a questa esperienza ho riscoperto l’interesse che avevo verso il mondo del recruiting e nelle risorse umane, settore che vorrei approfondire e nel quale vorrei fare molta più esperienza e che grazie a Restworld e questa challenge ho potuto già sperimentare con buoni risultati. Ho anche compreso meglio le difficoltà che i lavoratori hanno nella ricerca del lavoro in questa evoluzione digitale che tutto il mondo sta vivendo.
Ma oltre alle esperienze ciò che la WOM mi lascia ad ogni edizione sono i tanti bei ricordi delle persone che ho conosciuto e aiutato e ancora oggi mi scrivono per raccontarmi come sta andando.“

Hai coinvolto qualcun altro a partecipare? Come li hai selezionati?

“Durante le prime edizioni della challenge, per farsi conoscere e avere abbastanza ambassador, invitare persone valide a partecipare, comportava un vantaggio economico, questo mi ha permesso di coinvolgere persone che hanno ottenuto ottimi risultati.
Ho selezionato due persone che conoscevo da tempo e sapevo essere professionisti affidabili, tenaci e volenterosi di fare qualcosa di buono e far parte del cambiamento. Ovviamente entrambi con esperienza pregressa nella ristorazione (requisito necessario per partecipare alla challenge), uno di loro con studi in marketing e psicologia quindi ero certa che avrebbe dato un ottimo contributo a Restworld.”

Continuerai a collaborare con Restworld tramite le WOM challenge?

“Certamente, credo nel progetto Restworld e so che si evolverà in qualcosa di più dal semplice sito in cui trovare annunci di lavoro trasparenti e chiari. Inoltre anche perché, come accennato prima, questa challenge ha riacceso il mio desiderio di approcciarmi al settore delle risorse umane e ho intenzione di seguire dei corsi appositi per fare sempre meglio la challenge e magari iniziare a lavorare proprio in questo ambito senza allontanarmi dal mondo della ristorazione.
Tutto questo senza Restworld non penso sarebbe successo.”

Come pensi si evolverà il mondo del lavoro nella ristorazione?

“Secondo me il motivo per cui non si è ancora evoluto è per una concezione dei dipendenti figlia di altri tempi, che ad oggi non può più essere sostenuta. Oggi la concezione del lavoro è cambiata e sta ancora cambiando, quindi non basta più offrire un posto di lavoro e uno stipendio per far contenti i dipendenti, serve un rapporto migliore tra le parti, dipendenti e titolari, serve un ambiente di lavoro più sereno, regole che permettano una vita professionale più serena e soprattutto degli accordi chiari fin da subito.
Restworld in questo sta già facendo la differenza durante la fase di selezione, sarebbe l’ideale se riuscisse ad aiutare e moderare il rapporto tra i vari ruoli e parti di un ristorante suggerendo soluzioni e idee. In poche parole una figura professionale ed esperta che sia di parte e non sia coinvolta da rapporti che il lavoro nella ristorazione, per sua natura, rende più personali di quello che, sempre a mio avviso, dovrebbero essere in un ambiente di lavoro.”

In che modo, secondo te, Restworld potrà dare ulteriormente il suo contributo?

“In questi anni Restworld ha già dato un grande contributo al mondo della ristorazione in Italia, sono orgogliosa di farne parte anche se solo tramite la WOM.
Le idee sono tante ovviamente e non manco mai di proporle tramite i feedback richiesti durante la challenge.
Sono sicura però che Restworld diventerà una realtà sempre più presente nella mente di ogni tipo di professionista del settore e darà un contributo sempre più efficiente al mondo della ristorazione e del turismo.”

Ringraziamo Sara Lungo per aver condiviso con noi la sua esperienza della WOM e i suoi pensieri ed esperienze nel mondo della ristorazione.

Ti intessa partecipare alla prossima WOM Challenge?

Durante ogni WOM gli ambassador hanno 30 giorni per raggiungere il traguardo previsto e in crescita in ogni edizione, durante la prossima challenge avrai la possibilità di guadagnare fino a 2000€! Si svolgerà dal 13 maggio al 11 giugno, se vuoi partecipare compila il form che troverai a fine articolo.

Hai tempo per inviare la tua candidatura fino al 5 Maggio a mezzanotte e ci sono solo 50 posti disponibili.

Se ti è tutto chiaro e sei interessato a partecipare compila questo questionario in meno di 5 minuti:

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