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La tredicesima stagione di MasterChef Italia è arrivata al suo capitolo finale e, confermando l’ipotesi del Gambero Rosso, vede trionfare Eleonora. Con la sua vittoria, Eleonora si aggiudica 100.000 euro in gettoni d’oro e la possibilità di partecipare a un prestigioso corso di cucina presso ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana; inoltre, com’è tradizione a MasterChef, Eleonora potrà pubblicare il suo primo libro di ricette: Laboratorio di sapori, in uscita l’8 marzo con la casa editrice Baldini+Castoldi
I concorrenti della finale di MasterChef 13
Assieme a Eleonora Riso, livornese di 27 anni “fuori dagli schemi” come ama definirsi, gli altri aspiranti MasterChef finalisti sono stati Michela Morelli, quarantaquattrenne altoatesina e Antonio Mazzola, ragazzo siciliano emigrato a Monaco di Baviera. A vedersi sfumare per un soffio la possibilità di presentare il proprio menù ai giudici, Sara Bellinzona, la ragazza della porta accanto che, nonostante il genuino amore per la cucina, non è mai riuscita a esprimersi al 100%, come lo chef Antonino Cannavacciuolo le ha più volte rimproverato.
Ospite d’onore: Andreas Caminada, chef svizzero tristellato che con il suo Schloss Schauenstein si è guadagnato un posto in tutte le più importanti guide mondiali, dalla Michelin alla Gault Millau guadagnandosi, dal 2010, l’iscrizione nella World’s 50 Best Restaurants.
Il menù vincente
Un nome giapponese, che lascia la direzione della cucinata: Ichigo Ichie – Quant’è bello leggere tra le righe. Questo il nome del menù di Eleonora, ispirato da un libretto che cerca di descrivere a noi occidentali il concetto di ichigo ichie: «sintetizzando – spiega Eleonora – stiamo parlando di un momento presente che va vissuto appieno, perché la vita è un susseguirsi di avvenimenti ognuno dei quali è unico e irripetibile: l’invito è quello di non rimandare, provando a fare cose mai fatte prima, cambiando le cose se non ci sentiamo bene, rincorrendo i momenti speciali e respirando».
Un’interiorità caotica quella di Eleonora, alla ricerca di equilibrio, che prova a tradurre questa necessità in un menù che fonde lontano e vicino, tecniche di cucina giapponesi e ingredienti di casa, capaci di mantenere un vivo legame coi ricordi e le emozioni provate.
Così, il giocoso ma equilibrato menù di Eleonora è stato apprezzato e – giustamente – premiato dai giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli. Eleonora apre con Nonno Umami, l’antipasto con una sorta di insalata russa scomposta, chips di carta di riso, concentrato di acciughe e vin santo e wasabi.
Prosegue con Fiume Sacro, dei ravioli al vapore ripieni di patate al rosmarino, tartare di trota marinata, pompelmo e brodo dashi. È poi la volta di Pelle Ribelle, un’anguilla laccata in doppia cottura accompagnata da una salsa di albicocche e alloro e un’insalatina con sedano, cetriolo, mela verde, rafano e zenzero.
E, infine, Mochi – Grande Fortuna, un mochi ripieno di bavarese al cocco e cardamomo con frutta fresca e bubble tea di caffè e tè matcha. Il menù di Eleonora è un menù che osa, come la sua autrice, che esce dagli schemi per necessità, capace di rischiare e conquistarsi, così, il titolo di tredicesima MasterChef italiana.
Chi è Eleonora
Eleonora Riso è nata e cresciuta in provincia di Livorno e ha frequentato l’università a Pisa. Dopo una breve esperienza di vendemmia in Francia, decide di tornare nella sua Toscana e di andare a vivere in una casa in mezzo al bosco vicino a Firenze.
In questo ambiente così distante dalla quotidianità dei più, Eleonora racconta di aver imparato molto: a tagliare la legna, coltivare l’orto e raccogliere le uova, oltre ai rudimenti dell’apicoltura.
Nel capoluogo toscano lavora come cameriera, rivelando però un autentico amore per la cucina quando racconta «mi sono emozionata ad assaggiare un piatto tipico che fanno lì: una roba con le frattaglie, quando l’ho assaggiato ho pianto».
Per Eleonora, la cucina è stata un’ancora di salvezza che l’ha aiutata a superare alcuni disturbi alimentari di cui ha sofferto. Negli ultimi anni, ha deciso di preparare prevalentemente piatti vegetariani e vegani, e di condividere una filosofia di cucina anti-spreco. Come ha mostrato a MasterChef, la sua cucina si lega alla tradizione arricchendola di sapori e spezie, è attenta alle materie prime ed è creativa e divertente.
Come Eleonora, che ama «tutto quello che è arte» quindi musica, cinema, lettura, disegno e – ovviamente – cucina e che si è iscritta a MasterChef Italia 13 con lo scopo di divertirsi, perché lo trovava «ganzo» e che è riuscita in pieno nel suo intento, facendo divertire molto anche noi.