In questa pagina
Un mantra che ripeto ancora oggi, mentre scrivo dalla Costa Smeralda, mentre guardo Tavolara in lontananza e le magliette stese del bar in cui lavoro, davanti a me.
Ma quindi ha senso fare sta stagioni o bisognerebbe darci un taglio?
Ho provato a sintetizzare 5 motivi per il si e 5 per il “questa è l’ultima volta”:
Perchè SI:
1. LO STIPENDIO. Quando si valutano offerte di lavoro annuali, una delle variabili che si considera è la mole di lavoro altalenante. Quando si fa la stagione no. Si ha la certezza che per quei tot mesi sarà sempre o quasi sabato (a parte questi ultimi anni di mal tempo). Questo permette una contrattazione migliore in virtù del fatto che c’è la certezza del lavoro, e quindi di incasso. Quello che si vale, si può ottenere.
2. CRESCITA PROFESSIONALE. L’esperienza che conta di più nel nostro settore non è quella tecnica ma il confronto, qualunque esso sia, avuto con più colleghi e brigate. Le tecniche possono essere imparate in tanti modi, guardando un video su YouTube o frequentando un corso. Indipendentemente dalla tipologia di attività, c’è sempre qualcosa da imparare, ovunque. La Stagione concentra il livello di confronto, è una full immersion in cui il locale è solo il terreno di gioco, ma sono i tanti colleghi di passaggio come noi, il vero tesoro da cui attingere.
3. IL MARE. Se come me vivete in città, la stagione è il modo migliore o certamente più economico, di passare non un paio di settimane, ma un’intera estate al mare. Se poi riuscite ad affinare conoscenze e contatti, magari finite pure in Costa Smeralda ospiti in una villa.
4. CONTATTI. Conoscerete tanta gente. Non solo la vostra brigata, ma anche i colleghi di locali a voi vicini, con cui magari condividere il bar della staffa a fine turno. I clienti si alterneranno ogni settimana. Alcuni li vedrete per un mese di fila, altri per pochi giorni, alcuni sono residenti. D’estate nei luoghi stagionali si allarga l’empatia e la voglia di comunicare e conoscersi. Questo spesso si trasforma in una grande occasione per tessere nuove relazioni di natura professionale. E non solo…
5. STORIE. Lavorerete 6, a volte 7 giorni su 7. Vi sembrerà di non avere nemmeno il tempo di andare al bagno o farvi una doccia. Sarete bianchi nonostante vivrete al mare. La vostra vita costretta a turni alienanti che non lasciano spazio alla vita sociale. Lavorerete mentre gli altri si divertono. Eppure chissà come, riuscirete a ricavare lo spazio per sporadiche uscite, momenti assurdi e goliardici che costruiranno un bagaglio di storie che racconterete ancora a distanza di 10 anni a colleghi conosciuti dopo nemmeno un paio di giorni. Non li date per scontati, perché dei punti sopra, questo è quello che alla lunga vi rimarrà di più.
Perchè NO:
1. ACCIACCHI. Arrivati ad una certa età (lo scrivo per esperienza!) la stagione solo per ruoli apicali di tipo manageriale. In pratica nessuna operatività, perché il conto arriva per tutti e per quanto vi crediate e possiate apparire giovani fuori, dentro, gli anelli del tronco iniziano ad aumentare.
2. CONTINUITÀ. La stagione è un ottimo strumento per costruirsi un bagagliaio fatto di conoscenza, esperienza e contatti, che prima o poi però vanno messi in pratica in un progetto continuativo. Inoltre per dire la cosa più banale, prima o poi potrà esservi necessario un contratto a tempo indeterminato per ottenere un mutuo o come garanzia per l’affitto di un appartamento. Quello sarà il momento in cui cercherete l’ambito POSTO FISSO.
3. ALLOGGI. Finché hai vent’anni dormi anche su una sdraio per 4 mesi di fila. Ma superata una certa età scoprirete che certe comodità sono diventate essenziali, e difficilmente le troverete negli alloggi di fortuna che vi verranno proposti. Casa è sempre casa insomma.
4. VITA SANA. Se nei lati positivi si è elencata la concentrazione di esperienze e avventure, il rovescio della medaglia è una vita che di sana avrà solo l’aria di mare. Se poi siete inclini a vizi (tabagismo e alcool in primis…e caffeina) allora la stagione vi metterà prima o poi giudizio.
5. SOCIALITÀ. Essere amici di tutti e di nessuno alla lunga pesa. Vedere i propri familiari solo nelle feste comandate, perdere i matrimoni degli amici perché vi trovate dall’altra parte del mondo e proprio quel fine settimana non potete assentarvi dall’evento clou dell’estate, crea una serie di buchi che potrete colmare all’inizio con storie divertenti vissute all’avventura, ma non sarà abbastanza.
Per questo la stagione è inevitabilmente un periodo della vita che va saputo costruire a termine. La vita comincia, quando la stagione finisce, ma finché dura approfittatene!