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Mettiamo che il tuo locale incassi 300mila euro l'anno. Alcuni mesi di magra incassi 15k, così come in altri ne fai quasi 40. Di media incassi tra i 20 e i 25k al mese. Questa fluttuazione stagionale o dovuta a fattori specifici (eventi, promozioni, concorrenza) evidenzia la necessità di una gestione più strategica delle risorse e delle opportunità.
Ipotizziamo che ci sia la possibilità di aumentare l'incasso di 200/300 euro di media a settimana. Questo incremento, se costante, si traduce in un significativo aumento di profitto, potenzialmente di 10.000 euro all'anno.
Andando a fare un'analisi dettagliata (che non hai mai fatto adeguatamente) scopriamo che in merce (parlo solo di Food and beverage, senza elementi accessori come detersivi, carta, etc) hai speso lo scorso anno 125k per appunto un incasso di 300k. Questo rapporto, superiore al 40% (il 25% sarebbe ottimale), indica potenziali margini di miglioramento nella gestione delle spese. Un'analisi più approfondita, che tenga conto di tutti i fattori di costo, potrebbe rivelare inefficienze o sprechi che, se corretti, genererebbero un impatto positivo sull'utile.
Ora, detto ciò, se un bravo consulente ti facesse scoprire con quale strategia aumentare di quei 200/300 euro medi a settimana l'incasso (diciamo 10k in più l'anno) e sapesse intervenire sulla spesa, diciamo passando da 125k a 100k l'anno, perché non dovresti spendere € 8.000 per quella consulenza?
No seriamente, perché?
Propongo 3 opzioni:
1. Non vuoi sentirti dire da qualcun altro quello che devi fare.
Questa opzione si basa su una resistenza al cambiamento o su un'eccessiva fiducia nelle proprie capacità. Potresti temere di perdere il controllo sul tuo locale, o di dover modificare abitudini consolidate. La paura di delegare o di accettare consigli esterni può essere un ostacolo significativo, ma potrebbe essere superata con un approccio collaborativo e una chiara definizione dei ruoli. Un consulente non è un capo, ma un supporto per ottimizzare le tue strategie.
2. Sei convinto di poter fare da solo/a.
Questa scelta potrebbe derivare da un'autostima elevata o da una scarsa conoscenza delle risorse esterne. Potresti credere di avere tutte le competenze necessarie per gestire il locale e migliorare i risultati. Tuttavia, dedicare tempo prezioso a imparare nuove strategie e tecniche di gestione potrebbe essere controproducente. Un consulente potrebbe fornire una visione più ampia e suggerire soluzioni innovative che potresti non considerare. Inoltre, la mancanza di tempo per un'analisi approfondita può portare a decisioni sbagliate. Un consulente può velocizzare il processo decisionale e fornire un'analisi oggettiva, risparmiando tempo e risorse.
3. Lo faresti ma non sei convinto di trovare qualcuno capace di farlo.
Questa opzione evidenzia la difficoltà di trovare un consulente affidabile e competente. Potresti aver paura di investire in un professionista che non sia all'altezza delle aspettative. La ricerca di un consulente esperto richiede tempo e attenzione, ma è un investimento che può portare a risultati tangibili. Un consulente competente può fornire una strategia personalizzata, basata su un'analisi approfondita del tuo locale e del mercato, che non potresti realizzare da solo. Un'attenta ricerca, un'analisi delle referenze e la verifica delle competenze sono cruciali per trovare il professionista giusto. Un buon consulente non solo ti aiuterà ad aumentare l'incasso, ma ti fornirà anche le competenze per gestire il tuo locale in modo autonomo in futuro. Potrebbe anche essere utile un confronto con altri imprenditori che hanno già collaborato con consulenti simili.
QUALE È IL TUO SCOPO?
Ora ti faccio la domanda delle domande:
"Quale è lo scopo della tua attività commerciale? Produrre utili o avere soddisfazioni personali?"
Se rispondi - "Entrambe" - ti avviso: "Houston abbiamo un problema!"
La risposta corretta è - "Sono un imprenditore e come tale la mia soddisfazione è produrre utili".
A scanso di equivoci, non sto dicendo che tu non debba avere altre soddisfazioni nella vita, anzi, spero e mi auguro sia il contrario, ma quello che riguarda la tua persona non ha niente a che fare con quello che riguarda il te imprenditore.
Se non appunto l'utile della tua azienda.
Quello è il punto di incontro tra la tua persona e il tuo ruolo, tra te e i tuoi dipendenti, te e i fornitori, te e i clienti.
Quindi se c'è qualcuno che può dirti cosa fare, per avere maggior successo, fallo, perché non è solo un'opportunità da sfruttare, ma una responsabilità che hai verso dipendenti, fornitori, clienti e ultimo ma non meno importante, te stesso.
Chiudiamo l'argomento citando il dialogo che spiega nel modo più cinico e spietato il rapporto tra imprenditore e consulente, tratto da Pulp Fiction:
Wolf: Voi due al lavoro
Vincent: Un per favore sarebbe carino!
Wolf: Che hai detto scusa?
Vincent: Ho detto che un per favore sarebbe carino
Wolf: Chiariamoci campione non sono qui per dire per favore, sono qui per dirti cosa fare. E se un istinto di conservazione ancora lo possiedi, sarà meglio che tu lo faccia, e subito anche. Sono qui per dare una mano, e se il mio aiuto non è apprezzato, tanti auguri signori miei.
Jules: No no no, signor Wolf, le cose non stanno così, il suo aiuto è sicuramente apprezzato.
Vincent: Mister Wolf, ascolti: la mia non è mancanza di rispetto, chiaro? io la rispetto. Solo non mi piace che la gente mi abbai gli ordini tutto qua
Wolf: Sono brusco con voi solo perché il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta. E voi dovete agire in fretta se volete cavarvela. Perciò vi prego, per piacere, pulite quella ca**o di macchina.