4 startup (+1) che stanno rivoluzionando l'HoReCa [parte 1]

Con HoReCa 5.0 s'intende un nuovo paradigma lavorativo in cui AI, automazione dei processi e sostenibilità sono e parole chiave. In questo articolo, scopriremo 4 startup italiane (+1) che stanno rivoluzionando la ristorazione.
4 startup (+1) che stanno rivoluzionando l'HoReCa [parte 1]
Sono, ormai, un po' di anni che il settore HoReCa sta vivendo un'evoluzione senza precedenti. Prima, con la cosiddetta "quarta rivoluzione industriale" che ha portato a una capillare digitalizzazione del comparto, introducendo device, software e modalità di fruizione del cibo diverse (es.: food delivery). Oggi, è sempre più comune sentir parlare di HoReCa 5.0, la quinta rivoluzione le cui parole d'ordine sono: intelligenza artificiale, automazione e modelli di business sostenibili. Il nuovo paradigma intende creare un'ecosistema interconnesso, ove si abbattano le barriere che separano ristoratori, fornitori e clienti in favore di un'interazione paritetica finalizzata al comune obiettivo di ridurre l'impatto ambientale delle proprie attività, anche e soprattutto attraverso il miglioramento dell'efficienza operativa dei processi. Di seguito, quattro startup italiane (più una) che stanno contribuendo significativamente a tale rivoluzione.

1. Dishup – Il gestionale intelligente per la ristorazione

Dishup è una piattaforma onnicomprensiva, pensata appositamente per ottimizzare la gestione dei ristoranti. Ma non si tratta semplicemente di un "classico" gestionale: Dishup, infatti, è stato progettato per migliorare i processi operativi, semplificare stesura e revisione del menù, raccogliere i feedback degli ospiti e offrire analisi avanzate dei dati raccolti, a supporto delle decisioni strategiche interne.

In particolar modo, poi, Dishup è l'alleato per eccellenza dello staff di sala. Grazie alla sua interfaccia intuitiva, consente una notevole semplificazione di prenotazioni e comande, agevolando il coordinamento tra cucina e sala e assicurando un servizio più veloce e preciso. D'altra parte, aumentando il grado di automazione dei processi diminuiscono gli errori umani, con una conseguente riduzione degli sprechi e un sensibile abbattimento dei costi operativi.

I co-founder di Drinkme

2. Drinkme – Il distributore digitale di vini e liquori

Nel 2020, in pieno lockdown, nasce Drinkme: il fornitore B2B online di bevande alcoliche. Un'idea al contempo semplice e dirompente quella di tre amici del varesotto, il cui intento era quello di ridurre al minimo i tempi di approvvigionamento per bar, ristoranti, hotel e discoteche. Ce l'hanno fatta realizzando Drinkme: un distributore digitale che, tramite un software proprietario, automatizza in toto la gestione della filiera di alcolici e superalcolici, sia lato fornitore sia lato cliente.

Ecco alcune delle funzionalità più innovative della piattaforma:

  • Gestione automatizzata dell’inventario;
  • Customizzazione del listino prezzi;
  • Tracciamento smart di ordini e consumi;
  • Possibilità d'integrazione con e-commerce;
  • Gestione della carta basata sulle scorte.

Un progetto di grande successo che ha portato la startup a crescere molto rapidamente, facendole registrare un aumento di fatturato pari all’82% in soli ventisei mesi.

3. Foorban – Il ristorante senza coperti

Nel food delivery, ci pensa Foorban ad alzare l'asticella. Lo scopo? Offrire cibo sano, nutriente e gustoso in modalità delivery, senza ristorante fisico, garantendo una qualità decisamente superiore rispetto alla media. Un progetto ambizioso, ma che sta registrando ottimi risultati, uno fra tutti l'apertura di punti retail in posizioni strategiche, come quello all’interno della sede milanese di Amazon.

Una cura minuziosa quella assicurata da Foorban, che comincia dalla selezione di ingredienti freschi e di stagione, continua con la preparazione dei piatti e termina con il confezionamento e la consegna. Il menù, aggiornato settimanalmente per seguire i ritmi stagionali, viene preparato in una cucina centrale altamente organizzata, con processi di cottura ad hoc, messi a punto per garantire un certo standard qualitativo. Un approccio "ingegnerizzato" alla ristorazione che, unito a una particolare attenzione per la qualità, si sta sempre più affermando come modello di riferimento per il segmento della ristorazione digitale.

4. ZeepUp – Il rating di sostenibilità per i ristoranti

Dalla preziosa collaborazione con Slow Food Italia, prende vita ZeepUp: un sistema di rating che valuta i locali in base alla sostenibilità delle loro scelte strategiche quali – giusto per fare qualche esempio – l’utilizzo di ingredienti stagionali, la riduzione degli scarti e l’implementazione di tecnologie eco-compatibili.

Nel mondo della ristorazione (e non solo), il criterio della sostenibilità sta assumendo sempre più rilevanza per i consumatori finali. Certificando i ristoranti sulla base di tale parametro, ZeepUp introduce un sistema di valutazione su due livelli: Zeta Bianca, per quelle attività che soddisfano i requisiti base dell'ecosostenibilità; e Zeta Oro: per tutte quelle realtà che, diversamente, eccellono nell’adozione di soluzioni eco-friendly. I ristoranti che ottengono la certificazione vengono promossi sulla piattaforma ZeepUp, permettendo ai consumatori di scegliere consapevolmente dove mangiare.

Uno dei punti retail di Foorban

​​5. Restworld Il punto di incontro per chi lavora nella ristorazione

Anche noi, nel nostro piccolo, riteniamo di dare un contributo significativo al rimescolamento delle carte in tavola. Ogni giorno, infatti, il l’impegno di Restworld è quello di aiutare migliaia di persone e locali a incontrarsi e iniziare assieme una collaborazione lavorativa proficua.

Se ancora non conosci la nostra realtà, oppure sei alla ricerca di un nuovo lavoro nel settore HoReCa, clicca su: https://www.restworld.it/.

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