Da Boiling Point a Sweetbitter, le migliori serie tv da guardare aspettando The Bear

In attesa della nuova stagione di The Bear? Scopri le migliori serie TV sulla ristorazione che catturano l'essenza delle cucine professionali, perfette per appassionati e veterani del settore.
Da Boiling Point a Sweetbitter, le migliori serie tv da guardare aspettando The Bear

Nel panorama della serialità televisiva ambientata nella ristorazione, The Bear ha saputo imporsi come una delle storie più affascinanti e coinvolgenti degli ultimi anni. La sua capacità di dipingere in modo realistico le dinamiche complesse e spesso tumultuose di questa realtà professionale ha conquistato sia gli esperti del settore che i semplici spettatori. 

Nell’attesa dell'uscita della nuova stagione (che arriva il 27 luglio in America e il 12 agosto su Disney+ in Italia), abbiamo selezionato altre cinque serie tv che raccontano la vita nel settore culinario.

Dai ritmi frenetici delle cucine stellate ai piccoli locali a gestione familiare che lottano per sopravvivere, queste serie mettono in luce le molteplici sfaccettature della ristorazione, rendendole un must-watch per chiunque sia affascinato da questo mondo. 

Boiling Point (2023)

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Miniserie britannica del 2023, Boiling Point è un racconto crudo e al cardiopalama del mondo del fine dining. Creato da Philip Barantini, James Cummings e Stephen Graham, questo dramma in quattro episodi è un progetto stand-alone che però continua le vicende dell’omonimo film del 2021 (anche quella visione consigliata).

Boiling Point cattura bene l’adrenalina e l'ansia che, in alcune realtà, pervadono le cucine professionali. Le scene girate con la camera a mano accentuano la frenesia e il caos che dominano i retroscenda della ristorazione, offrendo agli spettatori un'esperienza quasi viscerale.

Retta su delle interpretazioni eccezionali di un cast notevole (tra gli altri, Stephen Graham, Vinette Robinson e Hannah Walters) la serie è una rappresentazione abbastanza veritiera della vita in cucina, dalle lunghe ore alle dinamiche complesse tra colleghi, Boiling Point non risparmia nulla allo spettatore. La serie poi, senza sentimentalismi, riesce bene ad esplorare anche aspetti più intimi, guardardano lucidamente ai sacrifici personali e professionali richiesti da questo mestiere, rendendola un'opera affascinante e di forte impatto.

Gentefied (2020-2021)

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Rilasciata su Netflix nel 2020, Gentified esplora la complessa intersezione tra cultura, famiglia e ristorazione

Prodotta da America Ferrera (Ugly Betty, Barbie, Superstore), le due stagioni di questa dramedy seguono le vicende di tre cugini che cercano di risollevare le sorti della taqueria di famiglia. 

Ambientata nel quartiere di Boyle Heights a Los Angeles, la serie offre una prospettiva unica sul mondo della ristorazione attraverso la lente della comunità messicana-americana.

Gentefied si distingue per la rappresentazione realistica e non idealizzata della vita lavorativa e familiare. Concentrandosi sui personaggi e le loro storie la serie mostra con tono leggero ma ponderato le difficoltà quotidiane di gestire un'attività familiare e le sfide poste dalla gentrificazione e dalla perdita di identità culturale.

Tra aspirazioni personali e responsabilità verso la famiglia e la comunità, i protagonisti di questa serie faticano a trovare l’equilibrio tra vita privata e professionale, la taqueria diventa così un microcosmo attraverso cui riflettere su dinamiche sociali e culturali più ampie, sul perseguire i propri sogni con coraggio, sull’unità familiare e sulla tenacia contro le avversità e gli imprevisti.

Party Down (2009-2010)

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Comedy che mostra in modo irriverente e satirico com’è lavorare nel mondo del catering, Party Down segue un gruppo di aspiranti attori e scrittori che lavorano per una società di Los Angeles e che si trovano ad affrontare eventi bizzarri, richieste insensate e personaggi eccentrici. Sebbene la serie sia principalmente comica, sottotraccia si intravede una lucida riflessione sulle sfide di chi sceglie di  inseguire le proprie passioni dovendo seguire strade non sempre lineari.

Ogni episodio di Party Down è ambientato ad un evento diverso, che permette di esplorare situazioni tra le più disparate. Per chi lavora nell’ambiente, la serie offre uno spaccato esilarante (e sicuramente poco lusinghiero) delle difficoltà del settore: l'interazione con clienti esigenti, i colleghi eccentrici e le situazioni imprevedibili che caratterizzano ogni servizio.

Nonostante il tono leggero, "Party Down" riflette anche sulla precarietà e sull'incertezza che caratterizzano le vite dei suoi protagonisti. Questa dualità rende la serie particolarmente interessante per chi lavora nella ristorazione, un campo dove la stabilità è spesso un lusso e l'adattabilità è una necessità.

Sweetbitter (2018-2019)

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Basata sul romanzo omonimo di Stephanie Danler, "Sweetbitter" segue Tess, una giovane donna che si trasferisce a New York e inizia a lavorare in un prestigioso ristorante. La serie offre una rappresentazione affascinante e dettagliata del mondo del fine dining, analizzando le dinamiche complesse tra i membri dello staff e le sfide per mantenere standard sempre elevatissimi in un ambiente frenetico.

La serie si distingue per la sua capacità di catturare l'intensità e la passione che caratterizzano il lavoro in un ambiente così competitivo. Esplorando temi come l'ambizione, il desiderio e la ricerca del successo, "Sweetbitter" offre uno sguardo autentico sulle difficoltà e le soddisfazioni di questo lavoro.

Le relazioni tra i personaggi sono al centro della narrazione, mostrando come le dinamiche di potere e le interazioni personali influenzino la vita lavorativa. La serie è una riflessione sulla crescita personale e professionale, che sottolinea l'importanza della determinazione e della tenacia in un campo altamente competitivo.

Aftertaste

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Easton West (un ottimo Erik Thomson), è un chef stellato, noto per il suo talento straordinario e per il suo carattere difficile. Quando un suo pubblico sfogo diventa virale sui social, la sua carriera nell’haute cousine subisce un tracollo, che lo costringe a tornare nella natale Adelaide, dopo trent’anni di assenza.

Lì, la sua unica alleata è Diana, la giovane e talentuosa nipote pasticciera (una bravissima Natalie Abbott alla sua prima esperienza televisiva). 

Per Diana il ritorno del famoso zio è un’opportunità di entrare nell’ambiente della ristorazione facendo leva sulla fama di Easton, per lui, interfacciarsi con una giovane donna è un modo per cercare di riabilitare la propria immagine.

Archetipo del "bad-boy" chef, Easton è un personaggio carismatico e controverso, con tratti di machismo e un passato costellato di comportamenti decisamente inappropriati. La relazione e il confronto tra Easton e Diana è il cuore di Aftertaste. Diana infatti rappresenta una nuova generazione di chef, con una visione fresca e inclusiva del mondo della ristorazione in netto contrasto con l'esperienza e il cinismo di Easton. 

Aftertaste è una satira tagliente sul mondo dei celebrity chefs e, pur raccontando una redenzione, non è troppo interessata ad assolvere il suo protagonista: la responsabilità infatti è sua, se vorrà, avrà la possibilità di cambiare e dimostrarsi una persona più consapevole e meno egoriferita, altrimenti finirà per non trovare più il suo posto in quel mondo.

La serie è un perfetto mix tra commedia e dramma, che permette a chi guarda di riflettere sulla complessità di una vita e una carriera in un settore tanto duro quanto gratificante.

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